Descrizione:
Proprio i recenti successi della cosiddetta Intelligenza Artificiale hanno dimostrato che in realtà essa non è affatto una forma di intelligenza: tale successo, infatti, è stato reso possibile dall’abbandono dell’approccio cognitivo (cioè del tentativo di imitare i processi tipici dell’intelligenza umana, che si è rivelato fallimentare) in favore di quello puramente statistico dei “big data”, reso possibile dall’enorme sviluppo di Internet. Tuttavia, il riduzionismo teorico rischia ora di essere sostituito da un ben più grave riduzionismo pratico, per cui la sopravvalutazione delle reali capacità di questi sistemi potrebbe portare a un loro esagerato utilizzo, con gravi conseguenze non solo a livello sociale, ma anche ecologico, data l’immensa quantità di energia che consumano. È quindi fondamentale comprenderne la vera natura, al fine di stabilire quando è ragionevole utilizzarli e quando no.
Coordinatori:
- Mauro Ceroni (ITALY)